L’Assemblea di Help Haiti delibera una nuova destinazione per i fondi raccolti

L’assemblea annuale della Associazione Sportiva Dilettantistica Chiarcosso Help Haiti ha preso un’importante decisione in merito ai contributi da destinare alle popolazioni dell’isola caraibica. A causa della perdurante situazione di guerriglia urbana e civile che sta martoriando un territorio già messo alle corde da fenomeni naturali quali terremoti e tempeste tropicali e da un livello di povertà tra i peggiori al mondo, il progetto “Kay – Insieme nella gioia” è stato temporaneamente sospeso: l’iniziativa volta alla realizzazione di una struttura polifunzionale che possa ospitare le “bambine di strada”, togliendole da ambiti pericolosi per la loro incolumità, si ferma allo stato attuale. La casa (che in lingua creola si dice proprio “kay”) ha una struttura ormai pronta e già nella scorsa Pasqua alcune persone hanno fatto il loro ingresso. Adesso è però molto rischioso recuperare il materiale che serve per continuare i lavori e completare l’opera.

Le problematiche generate dalla situazione generale ad Haiti impediscono, però, di proseguire con il progetto già tracciato: impossibile far arrivare dei container con le nuove risorse, i nuovi aiuti. Troppo pericoloso anche per gli addetti al trasporto avventurarsi con oggetti, beni di consumo, finanche soldi. Un’iniziativa come il progetto “Kay – Insieme nella gioia” richiede una gestione onerosa e, in ogni caso, diversa rispetto alle missioni indipendenti, tipo quella che portano avanti i Salesiani, in una struttura gestita dall’interno.

Per queste ragioni, l’Assemblea della Chiarcosso Help Haiti ha anche deliberato di modificare la destinazione dei contributi raccolti, affidando 10.000 mila euro all’Associazione di Volontariato Pane Condiviso Odv, affinché con la cifra messa a disposizione possa portare avanti progetti diversi, gestiti dall’Italia, seppur sempre legati ad Haiti.

Una presa di coscienza importante di un problema reale che ha spinto la Asd Chiarcosso Help Haiti a cambiare direzione, reagendo alla situazione e mantenendo, nel contempo, il focus sulla necessità di continuare a dare un aiuto concreto alle fasce più deboli ed indifese dell’isola di Haiti.